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Categoria/e: NewsRassegna Stampa
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ilfriuli.it 13 luglio 2020

Scritto il
14 Luglio 2020
Autore
LiberEtà
Categoria/e
NewsRassegna Stampa

https://www.ilfriuli.it/articolo/tendenze/l%E2%80%99universita-delle-libereta-del-fvg-piu-forte-dell-emergenza/13/223383

 

Il coronavirus ha segnato in maniera indelebile la vita di tutti. Per qualcuno però è diventata ulteriore spinta per crescere e migliorarsi. Tra questi, l’Università delle LiberEtà del Friuli Venezia Giulia: nonostante sia rimasta chiusa per tre mesi, lo stop forzato non ha impedito allo staff di continuare a fare ciò che sa far meglio, prendersi cura della formazione dei suoi iscritti. Sono stati così mantenuti i contatti con tutti, docenti e discenti e, non appena si è potuto, i corsi sono ripresi: inizialmente on-line, successivamente anche in presenza, parte in giardino, parte in aula.

“È stato uno sforzo immenso, titanico, difficile da capire per taluni ma sicuramente apprezzato da molti”, dichiara la presidente Pina Raso. E, in una situazione così straordinaria, la piattaforma e-learning della scuola, creata in tempi non sospetti è diventata necessaria durante il lockdown imposto dall’emergenza e ora è diventata uno strumento fondamentale dell’offerta formativa dell’Università delle LiberEtà.

Il grande impegno ha così permesso di presentare i nuovi corsi e di dare il via libera alle iscrizioni. Le conferme, rispetto all’anno passato, sono diverse. Ma non mancano le novità. In totale, i corsi al via sono quasi 600, in presenza, on-line e blended, ovvero con l’affiancamento di una piattaforma digitale alla didattica tradizionale in presenza. Ovviamente sono previste misure di contingentamento, in modo da consentire il necessario distanziamento.

Collaborazioni confermate
Torneranno gli incontri presso la Libreria Friuli, con 8 appuntamenti da settembre ad aprile nel segno della collaborazione tra soggetti di promozione culturale, e riprende la stagione di musica da camera. Il programma 2021 ancora una volta sarà in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Jacopo Tomadini” di Udine. Saranno sette gli appuntamenti, nei sabati da febbraio a maggio 2021, dalle 17 presso la sala convegni dell’Università delle LiberEtà del Fvg, in via Napoli.

Grande riconferma è il “Progetto Benessere”, corso integrato di attività fisica, nutrizione e psicologia per l’invecchiamento attivo, dedicato agli over 65. Il progetto ha avuto grande successo, proponendo un approccio integrato tra corpo, mente e alimentazione in una prospettiva di invecchiamento sano e attivo. Il progetto prevede un percorso a formula teorica/pratica con lezioni di attività motoria bisettimanali, consulenze a cura di una dietista, lezioni teoriche con una psicologa e periodiche misurazioni effettuate da un’infermiera. Altrettanto apprezzato o quindi riconfermato, anche il corso di “Avvicinamento al vino”, il classico percorso che coinvolge varie cantine locali per la conoscenza pratica dei vini della regione.

Le novità assolute
Sono due i corsi ad alto livello professionalizzante che prenderanno il via quest’anno: il primo nasce dalla collaborazione con l’associazione “Filegusele”, scuola di taglio e cucito che propone corsi base, ma ai quali si aggiungerà la tecnologia cad di disegno assistito al computer per la realizzazione di cartamodelli. Il secondo è il laboratorio “Arte dell’arazzo e del tappeto”, che si svolgerà in sede e online, attraverso videoconferenze e tutorial, a cura di Carmen Romeo.

Cosa cambia
L’Università delle LiberEtà del Fvg, come detto, ha cercato di affrontare una situazione difficile per tutti facendo leva sui suoi punti di forza, che ne hanno contraddistinto da sempre la natura di ente di formazione per gli adulti all’avanguardia: uno staff collaborativo e dinamico e un grande spirito di iniziativa. «L’anno di studi che sta per cominciare è denso di nubi nere: il coronavirus non è ancora sconfitto. Abbiamo cercato di rimediare – dichiara la presidente Pina Raso – dove possibile, raddoppiando i corsi. Per le lingue, ad esempio, si potranno accogliere massimo quindici partecipanti. Per non lasciare fuori nessuno abbiamo raddoppiato questi corsi. Da quest’anno, anziché una lezione di un’ora e mezza per 25/30 partecipanti, ci sarà un’ora per massimo quindici iscritti. Se l’esperimento si rivelasse fruttuoso, può essere un modello da riproporre in futuro, indipendentemente dalle restrizioni».

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